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Ho 48 anni, ho due figli e vivo a Roma. Mi piace viaggiare, fotografare, leggere e andare in moto. Mi interessa tutto ciò che riguarda la tecnologia. Sono appassionato di politica e di sindacato, che seguo anche a livello europeo per conto della Falbi. Sono un tifoso giallorosso: della Roma e della squadra della mia città di origine, il Catanzaro.

mercoledì 4 settembre 2013

L'intervento militare in Siria - my two cents

Dopo l'Iraq, l'Afghanistan e la Libia è il momento della Siria. I poliziotti del mondo non vogliono tollerare altri eccidi di massa, deplorano l'utilizzo di armi chimiche nei confronti della popolazioni civile siriana e molto probabilmente interverranno militarmente per ripristinare l'ordine. O meglio, per creare un casino inaudito, fare morti tra i soldati, i civili, e mantenere per anni la presenza in loco di militari. E l'industria bellica ringrazia...

Ma la storia non insegna niente? E' possibile che Obama, i suoi generali, e gli uomini che governano le potenze mondiali non abbiano mai letto Sun Tzu? E' possibile che chi sta decidendo di bombardare un Paese sovrano non si renda conto dei danni che può provocare un'azione così scellerata e irresponsabile, senza neanche il benestare dell'ONU? 

Si sostiene che l'azione militare serva ad evitare gli odiosi scempi e eccidi di massa perpetrati da Assad. Ma davvero si è convinti che il saldo delle vittime sarebbe inferiore con un intervento militare? Perché non si lavora con la diplomazia, non si fa questo incontro congiunto tra USA e Russia, invece di fare come i bambini che non si parlano e fanno i dispetti l'un l'altro? Perché i signori che decidono la guerra, i parlamentari che votano a favore dell'invio delle truppe in un Paese straniero, e in generale tutti coloro che sostengono le ragioni dell'intervento militare, non ci vanno personalmente in guerra, o ci mandano i loro figli, parenti, nipoti e amici? Perché gli Stati Uniti, ciclicamente, hanno bisogno di intervenire in uno Stato sovrano, utilizzando i media, le immagini cruente delle violenze perpetrate altrove, ma senza mai mostrare immagini di eccidi, di omicidi e carneficine avvenute durante le loro operazioni militari "di pace"?

Ah, a proposito dei media: ma in Egitto i problemi si sono risolti? Da soli e senza intervento militare? Che strano...

Non merita commento, anche questa volta, la posizione dell'Italia in questa vicenda. Non abbiamo personalità, non abbiamo il coraggio di dire "sì" o "no", siamo veramente ridicoli. Se smantellassimo l'esercito e diventassimo neutrali come la Svizzera, chi se ne accorgerebbe?

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