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Ho 48 anni, ho due figli e vivo a Roma. Mi piace viaggiare, fotografare, leggere e andare in moto. Mi interessa tutto ciò che riguarda la tecnologia. Sono appassionato di politica e di sindacato, che seguo anche a livello europeo per conto della Falbi. Sono un tifoso giallorosso: della Roma e della squadra della mia città di origine, il Catanzaro.

venerdì 15 marzo 2013

Il nuovo Papa e i marò

Questi ultimi giorni sono stati caratterizzati da parecchie novità, tra le quali spicca senza dubbio l'elezione del nuovo Pontefice, che ha occupato, fino ad oggi, la quasi totalità dell'informazione, online e offline.
I giornalisti, la maggior parte dei quali non avrebbero scommesso un cent sull'elezione di Bergoglio (a parte Messori, che però l'ha confidato - chissà perché - solo ad un amico giornalista), sono andati addirittura ad intervistare una sua ex fiamma, per avere notizie sensazionali sul Papa da giovane.
Non sono un critiano praticante, non amo la Chiesa né il clero. Ma devo confessare che Papa Francesco, nel breve discorso di insediamento, mi ha molto colpito, mi ha addirittura emozionato. E mi ha colpito il fatto che il Pontefice ieri si sia recato, a bordo di una normalissima berlina, a pregare presso la Basilica di Santa Maria Maggiore. Queste prime azioni corrispondono perfettamente al mio concetto astratto di come debba essere svolto il magistero papale, o di uomo di Chiesa, in generale. Le gerarchie servono, perché è necessario che in una istituzione una persona debba essere sovraordinata ad altre, ma a mio modestissimo avviso il Papa, che secondo la Chiesa romana è il vicario di Cristo, dovrebbe sforzarsi di avvicinare il più possibile il suo modo di agire, mutatis mutandis, a quello di Gesù, il quale, come noto, era dotato di una straordinaria umiltà.

Mi sono avventurato in queste disquisizioni pseudo teologiche, che abbandono immediatamente, per commentare un altro fatto, meno clamoroso ma molto importante, avvenuto nei giorni scorsi.

Mi riferisco al vergognoso e meschino atto compiuto dal cosiddetto Ministro degli Affari Esteri, il quale ha comunicato che non farà rientrare in India i due marò coinvolti nell'omicidio di due pescatori indiani. Dico vergognoso perché ho avvertito della vergona, come italiano, quando ho sentito la notizia. Come può un Ministro ritenere, a fronte di una licenza elettorale per i marò concessa molto gentilmente (e ritengo in maniera inconsueta e confidando in un rapporto proficuo e collaborativo con le autorità italiane), di non mantenere la promessa di far rientrare i militari, barando in maniera scorretta e vigliacca? Di questo agire sconsiderato oggi ne pagano le conseguenze il nostro ambasciatore a Nuova Delhi, e in generale tutto il popolo italiano. Siamo ricordati come coloro i quali tradirono dapprima la Triplice Alleanza alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, e successivemente i Tedeschi dichiarando loro guerra nel 1943. La storia non ci insegna niente, non ci impedisce di reiterare comportamenti da voltagabbana.

Fragoroso e assordante è, sull'argomento, il silenzio del Presidente del Consiglio così come quello del Presidente della Repubblica. Chi rappresenta il nostro Paese nei consessi internazionali, e il Capo dello Stato hanno l'obbligo di intervenire in simili circostanze. Spero che questo avvenga presto. E spero che i marò accettino, d'iniziativa, di voler tornare in India per farsi processare in un Paese sovrano dotato di uno stato di diritto. Il loro sarebbe un gesto che darebbe onore all'Italia e agli italiani, che non meritiamo di essere considerati, grazie all'agire di chi ci rappresenta, come un popolo di gente meschina e vigliacca.

2 commenti:

Sara the flattering eye ha detto...

Ciao Raoul, mi dispiace che il 90% delle recensioni non ti servano praticamente a nulla a meno di non voler intraprendere carriere creative :D Forse ti possono servire i gel d'aloe e qualche crema viso.
Ho trovato il suo commento sulla casella di posta ma sul blog non ve n'è traccia, vabè fa niente, per dire qualcosa di inerente al tuo post, il papa nuovo mi piace peggio del precedente comunque sarebbe stato difficile :D
Sui Marò cerco di contenermi, io li avrei lasciati in India, hanno ucciso due persone e l'Italia li dipinge come eroi della patria, eppure basta guardarli in faccia per rendersi conto che sono degli emeriti beoti, la cosa che mi rode è che agli occhi dell'India veramente sembriamo il quarto mondo, loro che hanno picchi mondiali per abusi su persone e pedofilìa.. Mah.. Non ho parole.
Cari saluti :)

Raoul ha detto...

Non hai trovato traccia sul blog della mia risposta perché ho utilizzato direttamente il corpo dell'email che mi arriva ogni volta che scrivi un post. La prossima volta sarò più diligente!

Quanto ai marò che dire... adesso le vittime sono diventate loro... La vicenda è stata gestita nel peggior modo possibile da Monti Terzi e Di Paola. Io ci avrei mandato loro in India, qui non se ne sarebbe sentita la mancanza...

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